Suzuki in fin di vita! - Racconti epici

IL SUZUKI IN FIN DI VITA

in piena

Ore 11.31 dopo aver fatto una bella doccia ecco la calda e sospirata colazione…
 
Sono effettivamente un’po’ stanco eppure la mia giornata, ma! Un attimo!
 
Forse non è questa la storia che devo raccontarvi!!!
 
Ah già, ora mi viene in mente, proviamo a fare qualche passo indietro di qualche ora.
 
Sono le 23.15, come tutti i venerdì Zunflaz e SnowFox si apprestano a buttarsi nella vita mondana in cerca di qualche donna che possa consolarli; dopo un abitudinario giretto nel centro storico di Rimini, i due decisero di recarsi in quel di Cattolica precisamente al locale Zenzero.
Alle 2.30 del mattino tra ironiche battute e leggiadri discorsi i sopra citati si trovavano ancora misteriosamente in fila per varcare la soglia del locale.
 
La serata iniziò per il verso giusto e dopo aver bevuto un paio di drink a “scrocco”, si gettarono nella mischia per rimediare qualcosa di buono.
Mentre “La Volpe” era immerso in un turbine di pensieri stravaganti riguardo le varie donzelle nel locale, il fido “Gatto” stava pedinando
una certa Sara di Fano che sembrava nutrire un lieve interesse verso il giovine biondo… i minuti passavano inesorabili, e , in men che non si dica dopo
essersi consultati a riguardo, i due decisero che era finita l’ora di ricevere una svariata collezione di due di picche; così si recarono verso il mezzo di
trasporto, che quella sera era l’inossidabile Jeeppino.
Ricordo che la Jeep era un Suzuki Samurai del 1990, un auto che aveva fatto storia ma che stava purtroppo per sparare le ultime cartucce. La strada da percorrere per tornare nelle calde dimore era ancora lunga e intorno alle 4.30, tra lascivi commenti e sognanti panini fumanti alla salsiccia, la sana voglia di off-road esplose come una bomba nucleare, così il volante dell’auto sterzò lievemente sulla destra in un luogo solitamente adibito ai bagnanti che adorano prendere il sole.
 
Una passeggiata sulla tiepida sabbia bagnata era ciò che serviva ai due per ritornare a casa contenti e, senza mai oltrepassare alcun limite di velocità e senza mai danneggiare nulla, la Suzuki si vide sbarrare la strada da un insignificante guado, che senza nessun problema fu oltrepassato; procedendo lentamente in direzione di Rimini un altro piccolo guado si frappose tra le quattro ruote motrici e l’amata casa… nessun problema, anche il secondo
guado era stato abbattuto.
 
A questo punto, nulla poteva impedire al potente mezzo di locomozione di tentare l’attraversamento del terzo guado, perché, come ben
sapete non c’è due senza tre. Ma lì si sbagliarono e una fredda vendetta si nascondeva tra l’acquosa melma Adriatica; infatti fu proprio a metà del terzo guado che le ruote anteriori del “carro” si impuntarono in quello che molti studiosi hanno sempre denominato come “il terribile buco”.
 
E adesso??
 
Ci deve essere una soluzione, non è la prima volta che i due si sono trovati all’interno di un guaio… ma questa volta la macchina non risponde, non procede né avanti né indietro.
 
Zunflaz:”Emi, come facciamo??”
SnowFox:”Hmm prendiamo qualche assa, qualche tronco” neanche per idea.
SnowFox:”L’ideale sarebbe qualcuno che ci tiri fuori da li’… mmhh MORRI!!!!!”
 
La bontà e la disponibilità del povero Matteo Morri che, dopo essere stato ripetutamente coccolato dalle splendide braccia di Morfeo, si è fiondato sul luogo ad aiutare i due deficienti, è da elogiare vivamente.
 
Sono le 5.15, però con noi c’è un pick-up pronto a cavarci dai guai….ma! un momento!!
Servono le funi per collegare le macchine…
 
SnowFox:”Ce le ho ha casa, vado a prenderle…”
 
Intanto di gran lena Zunflaz cercò di creare uno spessore tra le gomme e la sabbia, in modo tale da poter creare attrito con le ruote per
muovere la macchina… fu così che da solo Zunflaz trasportò 8 pesantissime passerelle di cemento da spiaggia da appoggiare sulla sabbia bagnata.
 
Si fanno le 5.35 ma abbiamo le funi, attacchiamole!
Zunflaz:”Vai Morri prova a dar gas… ” SKRAK!!!! Le funi!!! Spaccate in due…
E adesso????
 
SnowFox:”Non ci resta che chiamare il carro-attrezzi, chiamo Manfro.”
Zunflaz:”Si, però veloce che mi sembra che il livello dell’acqua si stia alzando.”
SnowFox:”….Pronto?… C’è Manfro?? Dorme? Lo può svegliare? E’ un urgenza… Ah,non c’è? Capisco”
Zunflaz:”E adesso?”
SnowFox:”Chiama l’89-24-24 lì ci sanno dire il numero”
 
Il numero fu recuperato e il carro attrezzi accettò la chiamata.
Ore? 6.20
Il povero Albanese incaricato di estrarre la macchina dall’impetuosa acqua di mare aveva ancora gli occhi gonfi di chi, assorto nella profondissima fase R.E.M:, si vede sballottare in quattro e quattr’otto e senza la possibilità di sciacquarsi la faccia, nel proprio lavoro.
 
Finalmente l’auto era destinata a uscire dall’Adriatico, quando… ma NO!!! Al primo contatto con la sabbia, il carro attrezzi sprofonda nelle insidiose sabbie riminesi senza alcuna possibilità di avanzamento.
 
Dopo aver rotto qualche pedana per uscire dall’impaccio, l’ingombrante mezzo riuscì a tornare sull’asfalto, e la bontà del profugo ci permise di non sganciare neppure un euro per la chiamata.
 
Zunflaz:”Siamo Rovinati…”
SnowFox:”Basta, facciamo tornare a casa Morri, prendo il Freelander e il mio favoloso crick e vedrai che risolveremo.”
 
Ore 7.00 casa Tosi
Ignari del fatto che la marea continuava imperterrita ad alzarsi, dall’altro lato della strada un suono di clacson, una persona da dentro saluta…
 
SnowFox:”MA!!! E’ Marco, il mio futuro genero… lui ha le macchine per le escavazioni! Chiamiamolo! Inseguiamolo”
SnowFox:”… Pronto? Ehm si… ciao Marco, senti noi… beh… la macchina, acqua,mare, insomma… il Suzuki è in mare!”
Marco:”??? Venite pure a Cerasolo a prendere il cavo di acciao per tirare fuori l’auto”
 
Lo sbigottimento del povero e incredulo uomo, al nostro arrivo in magazzino era comprensibile. Cavo d’acciao… vai! Cosa manca? Manuel e il suo carratone!
E’ giunta l’ora di chiamarlo.
 
Ore 8.00
Manuel McNeash si alza per andare al lavoro.
Zunflaz:”… Pronto? Manu,sì, ciao… beh… ieri, sai com’è, Zenzero, Jeeppino, spiaggia, acqua, insomma il Suzuki Samurai è nell’Adriatico vieni a
tirarci fuori!”
McNeash:”???? Ma come cavolo?? Arrivo… “
 
Ore 8.25 Ritorno sul luogo del misfatto, oddio… l’acqua è salita inesorabilmente arriva sopra al cofano.
Arriva McNeash, per qualche minuto le parole non sarebbero servite a nulla, il silenzio era la condizione più plausibile, proviamo col cavo d’acciaio, Manu, dai il tuo carratone ci deve tirar fuori, neanche per sogno. Il lavoro chiama, McNeash deve abbandonarci, restiamo in mutande (qualcuno doveva pur attaccare il cavo d’acciaio all’occhiello nel retro della macchina).
 
I primi passanti increduli cercano di capacitarsi del fatto, ma non capiscono, di solito una macchina si trova sull’asfalto, a volte in un fosso, può capitare di vederla cappottata, ma in mare,NO! Un auto in mare, NO!
Non è possibile, le barche stanno in acqua… ma le auto, NO!
 
Mentre lentamente la gioiosa cittadina riminese apriva piano piano gli occhi, le sporadiche persone che popolavano la spiaggia si cimentavano in assurde foto di rito, d’altronde è comprensibile; non sempre capita di vedere un auto parcheggiata in mare.
Zunflaz:”E adesso che si fa?”
SnowFox:”L’unica è richiamare Marco”
 
Marco, il futuro genero di SnowFox, non si fece pregare e, dopo aver lasciato il lavoro e quindi dopo aver perso inesorabilmente una mattinata di profumato guadagno, si presentò con il suo bel escavatore sulla spiaggia riminese.
 
Ore 9.50 dopo aver assistito incredibilmente a una scena che definire assurda sarebbe usare un eufemismo (una donna, convinta del fatto che
sarebbe stato meglio provare a tirare il cavo d’acciaio a mano che con un auto,si cimentava solitaria nel traino della Jeep attraverso il cavo)
finalmente il disponibilissimo e divertito Marco riuscì a tirarci fuori.
 
La macchina era bagnata, solite foto di rito, che idioti, parcheggiamo la macchina sul lungomare, c’è l’acqua.
Insomma, stavolta, vabbé.
 
Ore 11.31
Dopo aver fatto una bella doccia ecco la calda e sospirata colazione… sono effettivamente un’po’ stanco eppure la mia giornata, beh forse questa storia non è poi così tanto interessante.

 

acqua dentro i   fanalifoto di rito

Franci. (zunflaz - RR).