Powder caos fest - Il primo compleanno

POWDER CAOS FEST - IL PRIMO COMPLEANNO RR

Il Beluga

 

Siamo finalmente arrivati al fatidico giorno: Il primo compleanno dei Rimini Riders.

Il giorno è il 18 Febbraio 2006, il locale, il Barrumba di Riccione.

Ore 19.50 Cecs e LoSte seguiti dal fido compare Demmis entrano per primi nel locale, si fanno una birra e aspettano ansiosi l’arrivo della gente e di

conseguenza l’inizio della festa.

Mattia (il fratello di Cecs) segue a ruota accompagnato da un paio di amici.

Ore 20.10 il Gatto e la Volpe, entrano sorridenti, e come di routine, insieme.

Ore 20.15 Entrano McNeash e la sua donna (La Chiara).

Ore 20.18 C’è la Roby, la compagna di Taggio, accompagnata dalla Stella, da Gabri, il suo compagno, e dalla Sara…..ma c’è qualcosa di

Strano, non c’è Taggio…….Taggio? Dov’è?

Ore 20.19 Taggio è ammalato.

Ore 20.22 Dani_82 in ghingheri entra trionfalmente.

Ore 20.23 Tabula entra contemporaneamente a Ciano, MindMaker e la loro allegra combriccola.

Ore 20.24 Si iniziano i primi discorsi, si bevono le prime birre, si fanno le prime battute.

Ore 20.25 Rosco e Clacco si uniscono al gruppo.

Ore 20.32 Mentre Cecs è indaffarato nel pensare a come far passare una buona serata ai presenti, LoSte afferra il telecomando e spinge il tasto

Play….Il logo RR proiettato a caratteri cubitali sul muro prende forma e iniziano a scorrere le immagini, i ricordi, le varie uscite….si

inizia….

Ore 20.45 Ci siamo tutti? Si, aspettiamo giusto la Raffy, la Danila e i ragazzi del Soul Shop che celermente entrano nel locale e si mischiano con gli

altri, ci si siede, si inizia a mangiare, Rosco e Cecs invitano i presenti ai primi brindisi e si alzano i primi calici (il più commovente è

sicuramente quello inneggiato al povero Jeeppino).

Ore 21.06 Ci si dispone su tre tavolate : A destra i ragazzi di Rimini capitanati da LoSte e Cecs.

Al Centro la tavolata Viserbese con Zunflaz, McNeash e The SnowFox che la fanno da padrone.

A sinistra i ragazzi del Soul Shop coadiuvati da Ciano, MindMaker e compagni.

Ore 21.10 Si mangia! :

Il menù prevede

 

  1. Ravioli con Funghi e Gamberetti

  2. Tagliatelle al Ragù

  3. Piada e Affettati

  4. Pizze Varie

  5. Birra Acqua e Vino

 

Ore 21.38 La mangiata è tranquilla, ci si conosce, si scambiano due chiacchere, si butta l’occhio ai video proiettati sul muro, ma nella mente di

nessuno verrebbe in mente quello che poi sarebbe successo nel dopo-cena.

Ore 22.13 Il Beluga si alza, lui e Cecs hanno sorseggiato insieme qualche drink, ma tutto sommato sembrano tranquilli.

Ore 22.17 LoSte spartisce adesivi e cappellini a tutti, la gente si alza dalle sedie e si inizia a creare spazio nella piccola saletta riservata per

permettere di esprimere il meglio di noi stessi.

Ore 22.27 Il Beluga decide di rimanere in mutande, lo segue Cecs che si limita a restare a torso nudo, mentre la ValeSnow mostra solo il reggiseno.

Ore 22.34 L’atmosfera si fa calda e tra amici si sa, si balla, si canta, ci si abbraccia e qualche volta si fa qualche danno.

Ore 22.38 Dopo aver pestato qualche coccio per terra, la musica del locale si ferma, il Dj si arrabbia….cosa sarà mai successo?

Nel brusio generale si captano risposte generiche….”chi?...cosa hanno tirato?....per un goccio d’acqua??.....ragà, cos’è successo?...perchè

hanno spento?”.

Nulla di che, il Dj era stato oggetto di un piccolo gavettone in consolle.

Ore 22.42 Si riprende; Zunflaz fa del suo meglio per allietare la serata a un paio di donzelle con i suoi balli latini….The SnowFox gira per il locale in

cerca di nuove “amicizie”….il povero Dani_82 ha un problema con le lenti a contatto....Tia e gli altri ragazzi del Soul si divertono a

ballare con la ValeSnow..….LoSte cerca di vincere il concorso “Attacca l’adesivo nel posto più strano”..…Clacco studia la situazione, e in

cuor suo dice:”Sborona ‘sta festa”…..Rosco è carico a bestia…..Ciano,MindMaker e compagni si divertono a rimirare Cecs che, pensando

di chiamarsi Tarzan, si attacca all’intonaco, provocando il conseguente e inevitabile danno…..

Ore 22.43 Mirko (Cecs) stanco di venir redarguito dalla sua donna (Francesca) a causa delle varie “Cecsate”, preferisce unirsi al Beluga, il quale,

anche lui redarguito dalla sua donna, ha la magnifica idea di togliersi i calzoni.

Ore 23.25 La festa continua, arriva Lorenzo…..il giorno prima aveva paura di non riconoscerci…..

Ore 0.15 Si continua fino a tardi, gli adesivi RR sono ovunque.

Ore 2.07 Qualcuno inizia a salutare, si inizia a tornare a casa.

 

Il primo compleanno è passato… chi l’avrebbe mai detto l’anno prima, durante quella fredda serata di Gennaio?

I Rimini Riders si stanno allargando…

Siamo Grandi!

Franci. (zunflaz - RR.)

La spiaggia 151

PRESENTAZIONE DELLA SPIAGGIA 151

 
Claudio151
 
Tonino Guerra e Teomondo Scrofalo ti fanno una pugnetta,
tu che vivi nel regno dei motori e dei cinghiali,
tu che hai aperto gli occhi al mondo del mare, a quello dei pesci ragno, delle meduse e delle fighe....
Quelle stesse fighe che tutte unte prendono il sole, nella speranza che l'istruttore super figo, Celli Alex, gli vada a dire: <<Dai Cazzo che oggi fa vento!!! Si Cazzo!!! Dai!! Che oggi vi faccio vedere come si fa a fare kite lontani da riva in piena sicurezza, a circa tre metri dalla battigia, dove l'acqua è profondissima, più o meno 40 centimetri. Dai Cazzo! Che oggi vado in down loop.>>

E allora benvenuto in questo mondo di invasati, dove non conta più nulla: solo gatte e vele, quelle dell'anno nuovo; che sono sempre quelle che vanno meglio di quelle vecchie, anche se fanno cagare.
Benvenuto nel mondo dei romagnoli radicali,dove essere surfista vuol dire essere figo davanti alle fighe,anche se abiti sul Monte Boaggine.
Benvenuto nel mondo dei fenomeni dove essere kiter vuol dire capire tutto, anche se in realtà non capisci un cazzo, sopratutto di vento.
Benvenuto alla 151 centro che raccoglie tutti gli esauriti della zona, dove se entri sposato esci divorziato.
Benvenuto e ricorda che da oggi devi imparare a dire solo cazzate.......
Firmato claudio angelini gestore ultima spiaggia 151
Claudio. (claudio151 - RR).

Great ocean road - La storia di un viaggio

LA GREAT OCEAN ROAD

Autostoppisti sulla Great Ocean Road

Vicino a Melbourne c'e' la Great Ocean Road, strada panoramica di 80 km a strapiombo sull'oceano.
Non e' proprio vicinissima a Melbourne, o meglio rispetto alle distanze Australiane e' vicina, ma se rapportata all'Italia non e' vicinissima.
Se si vuole arrivare ai 12 Apostoli, rocce sul mare molto famose, bisogna fare circa 280 km.
Gia' prima di partire dall'Italia sapevo che, bene o male mi sarebbe piaciuto visitarla, percio' visto che ero qua' da un po' e sapendo che una volta lasciata Melbourne non avrei piu' avuto la possibilita' di vederla, mi son messo d'accordo con Niko (ragazzo tedesco compango di stanza all ostello The Base il primo ostello dove sono stato a Melbourne) e con Ville (ragazzo finlandese in camera con me nel 2 ostello Oslo) per affittare una macchina un week end e andare a visitare sta strada.
Con noi doveva esserci anche Tina,una ragazza tedesca anche lei all ostello Oslo.

Fattosta che ne' il Week End scorso ne' questo siamo riusciti a organizzarci, vuoi perche' Ville non aveva i soldi, vuoi perche' Niko e' stato pigro nel nolleggiare la macchina, vuoi perche' Tina non era tanto convinta.

Cosi' venerdi' pomeriggio, consultandomi da solo, visto che posso scegliere cosa poter fare senza dare danno a nessuno a meno che me stesso, seppur riluttante all'idea, ho deciso di ripiegare amaramente su un tour guidato di un giorno, praticamente insieme ai turisti, pagando 95 dollari.
Avrei prenotato sabato e la domenica avrei potuto vedere come turista questa strada.

Poi venerdi' sera sono andato all'Oslo, il secondo ostello dove ho vissuto a Melbourne, e bevendo birre in compagnia, abbiamo deciso, insieme a Ville e Santi (un mezzo canadese mezzo cileno) di andare sabato sera a vedere la partita di calcio Melbourne-Sydney, cosi' avrei visto una partita il sabato e la Great Ocean Road la domenica.
Abbiamo continuato a bere birra, finche' Ingmar e Naomi, una coppia olandese hanno iniziato a salutare un po' tutti, hanno comprato un van per fare il giro di tutta l'Australia l'indomani (sabato) sarebbero passati per la Great Ocean Road.

<Cazzo! Bello io mi sa che vado domenica, pero' sarebbe bello....> faccio io.
E loro in pratica ci propongono a me e Ville di andare con loro.....sarebbe stato bello ci rassicurano.
Ville all'inizio non e' convintissimo, ha paura di spendere molti soldi e non ne ha tanta voglia, vuole vedere la partita.
Poi pero' lo convinciamo, una partita c'e' tutte le domeniche, la Great Ocean Road con Ingmar e Naomi una sola volta nella vita.....

E' fatta, abbiamo deciso! Si va!
L'unico problema e' il ritorno, Ingmar e Naomi sono diretti a Ovest, quindi una volta vista la Great Ocean Road, il ritorno a Melbourne sarebbe stato un nostro problema.
Quello che ci siamo trovati davanti era un biglietto di sola andata.......pero' da prendere al volo.
<Io ho fatto l'autostop gia' diverse volte, non voglio spendere tanti soldi, se si va, si torna in autostop> mi fa Ville.
<A tornare ci penseremo domenica....per adesso andiamo> gli faccio io.

Cosi' verso le 11 di sabato mattina partiamo, furgone scassato del 1995, io e Ville stesi e seduti nel retro, sul letto.
Quando hanno comprato il furgone da due ragazzi tedeschi, la coppia olandese si e' trovata in mano, oltre alla macchina, una bella collezione di Cd, attrezzatura per il campeggio con tanto di tenda e attrezzatura per la pesca.
Detto, fatto partiamo, attraversiamo fino ai 12 Apostoli questa pittoresca strada, magnifica.....natura a palla, vediamo i Koala sugli alberi che mangiano le foglie con i cuccioli, una figata!
Insomma percorriamo questi 280 km, e dopo aver scattato un bel po di foto ci fermiamo in un campeggio gratuito con varie postazioni per il barbeque.
Il problema era che ormai tutte le postazioni erano occupate e il sole stava calando.
Montiamo la tenda e iniziamo a cercare nel bosco la legna per il fuoco che ci avrebbe riscaldato.
Ingmar e' un esperto di campeggio e in effetti sa il fatto suo, sceglie la legna e alimenta il fuoco, mangiamo hamburger e salsiccie sotto un cielo stellato, meraviglioso, penso di non aver mai visto cosi' tante stelle una vicina all'altra.
Facciamo amicizia con due tipi australiani che con la pila illuminano un albero dove ci sono due koala (mamma e figlio) e con i quali beviamo birra intorno al fuoco.
Ingmar e Naomi dormono nel furgone, io e Ville nella tenda......bellissima la scena, in due in una tenda da 5 o 6, spazio della madonna, Ville col sacco a pelo, io con due copertine striminzite e chiaramente con il solo velo di cipolla della tenda a separarci con l erba.......freschino un bel po', ma si riesce a dormire e l'esperienza e' impagabile.

La mattina dopo ci svegliamo, salutiamo gli olandesi che proseguono il loro viaggio, noi in una piazzola di sosta nella strada in mezzo alla foresta aspettiamo il passaggio delle macchine.
Siamo anche fortunati, ne contiamo 25 che hanno il posto ma non si fermano, poi, dopo 45 minuti arriva John Chard, 48enne di Perth, seduto su una Mitsubishi, padre di 3 figli di cui una femmina.
Sta andando all'aereoporto di Melbourne a prendere moglie e figlia......lui e' un appassionato di fotografia ed e' per questo che ha nolleggiato una macchina.....per fotografare la Great Ocean Road, ci fa salire, molto alla mano, ci fermiamo diverse volte a scattare fotografie......e dopo 4 ore o poco piu' di viaggio ci lascia nella stazione dei treni di Geelong, non lontano da Melbourne, a un oretta circa di treno......lo ringraziamo e lui ci fa: <Ma state scherzando? Grazie a voi per la compagnia>
Spettacolare.
Io e Ville mangiamo qualcosa in centro a Geelong e torniamo a Melbourne, avendo speso quasi niente e con in tasca una bella storia da raccontare.

Franci. (zunflaz - RR).

Il Temibile I - La storia di un catamarano

LA STORIA DEL TEMIBILE PRIMO

E una sera di giugno comparve sul forum:


snowFox:  come ho due minuti di tempo.. vedrete che sarà proprio interessante.. una solita avventura by RR style... FRANCIII?! preparati a ridere!

_JT_ :  : Chessygrin : preparo i popcorn.... : Thumbup :

 

Bene: questa è l'ultima AVVENTURA perfettamente negli standard RIMINI RIDERS..

il team era composto principalmente da ME il bolla che a bordo del TEMIBILE PRIMO... tentava di raggiungere paolo e gianmarco che erano col gommone a vallugola...

la premessa fù:
Emi: cazz mi sono dimenticato la bottiglia dell'acqua
Equipaggio: a cosa serve??
Emi: metti che succede qualche cosa in mare con questo caldo avere l'acqua è una cosa che puo fare la differenza
Equip.:ehhh ma va laaa MADOONNA!

e partimmo..
noi chiaramente alle prese con una bolina molto stretta con un vento dai 12 ai 13 nodi, eravamo dopo circa mezzora arrivati nei pressi del porto di riccione...

a quel punto vedo il primo kite del marano che andava in acqua (a kite fermo) a quel punto mi ricordo bene dissi... DAI TORNIAMO INDIETRO CHE FACCIAMO KITE!!! ma noooo un'altro po dai...
passarono 4 secondi netti e STUNG.. cos'è stato ragazzi? mbbooo!

l'albero inizia a a muoversi senza che nessuno se ne accorga.. STUNG altro rumore sospetto a quel punto ALBERO IN CADUTA LIBERA... quando era ad un metro dal catamarano è uscito dalla base con schianto finale alquanto pericoloso nel mezzo del nostro TEMIBILE

dopo poco appreso che tutti erano interi (grande c**o) e che eravamo FOTTUTI IN MEZZO AL MARE... la frase piu diffusa era... E ADESSO????

mentre accantonavamo l'idea di nuotare per poi doversi fare a piedi la strada sino al marano... un elicottero della polizia volo verso di noi.. e..
EMI: questo adesso ci vede ehh?! FERMI TUTTI.. guai a chi saluta o chiede aiuto che questi chiamano la capitaneria e siamo rovinati..

l'elicottero resta per un po di tempo fermo sopra di noi aspettando una richiesta di aiuto che mai arrivò..anzi facevamo finta di prendere il sole di ridere e di scherzare per non dare nell'occhio.. uhauah (con l'albero di traverso sul catamarano.. hehe) la polizia se andò..
a quel punto..

Emi: dai dai che adesso vi dico io come si torna al marano..
proprio 15gg fa ho visto un servizio su SKY dove 2 sono rimasti 7 gg dispersi senza albero in mezzo all'oceano indiano.. e si sono salvati perchè tenevano il fiocco a mano per muoversi.. vedrete..

a quel punto dopo vari tentativi.. trovata la giusta posizione per tenere il fiocco al vento (tipo busta della spesa.. abbiamo mirato il marano e ci siamo salvati in tempi record..
BELLISSIMO

all'arrivo tutta la folla era entusiasta per il nostro arrivo da profughi sopravvissuti all'ammaraggio..

saluti!! hehehe : Thumbup : : Thumbup : : Thumbup :

Suzuki in fin di vita! - Racconti epici

IL SUZUKI IN FIN DI VITA

in piena

Ore 11.31 dopo aver fatto una bella doccia ecco la calda e sospirata colazione…
 
Sono effettivamente un’po’ stanco eppure la mia giornata, ma! Un attimo!
 
Forse non è questa la storia che devo raccontarvi!!!
 
Ah già, ora mi viene in mente, proviamo a fare qualche passo indietro di qualche ora.
 
Sono le 23.15, come tutti i venerdì Zunflaz e SnowFox si apprestano a buttarsi nella vita mondana in cerca di qualche donna che possa consolarli; dopo un abitudinario giretto nel centro storico di Rimini, i due decisero di recarsi in quel di Cattolica precisamente al locale Zenzero.
Alle 2.30 del mattino tra ironiche battute e leggiadri discorsi i sopra citati si trovavano ancora misteriosamente in fila per varcare la soglia del locale.
 
La serata iniziò per il verso giusto e dopo aver bevuto un paio di drink a “scrocco”, si gettarono nella mischia per rimediare qualcosa di buono.
Mentre “La Volpe” era immerso in un turbine di pensieri stravaganti riguardo le varie donzelle nel locale, il fido “Gatto” stava pedinando
una certa Sara di Fano che sembrava nutrire un lieve interesse verso il giovine biondo… i minuti passavano inesorabili, e , in men che non si dica dopo
essersi consultati a riguardo, i due decisero che era finita l’ora di ricevere una svariata collezione di due di picche; così si recarono verso il mezzo di
trasporto, che quella sera era l’inossidabile Jeeppino.
Ricordo che la Jeep era un Suzuki Samurai del 1990, un auto che aveva fatto storia ma che stava purtroppo per sparare le ultime cartucce. La strada da percorrere per tornare nelle calde dimore era ancora lunga e intorno alle 4.30, tra lascivi commenti e sognanti panini fumanti alla salsiccia, la sana voglia di off-road esplose come una bomba nucleare, così il volante dell’auto sterzò lievemente sulla destra in un luogo solitamente adibito ai bagnanti che adorano prendere il sole.
 
Una passeggiata sulla tiepida sabbia bagnata era ciò che serviva ai due per ritornare a casa contenti e, senza mai oltrepassare alcun limite di velocità e senza mai danneggiare nulla, la Suzuki si vide sbarrare la strada da un insignificante guado, che senza nessun problema fu oltrepassato; procedendo lentamente in direzione di Rimini un altro piccolo guado si frappose tra le quattro ruote motrici e l’amata casa… nessun problema, anche il secondo
guado era stato abbattuto.
 
A questo punto, nulla poteva impedire al potente mezzo di locomozione di tentare l’attraversamento del terzo guado, perché, come ben
sapete non c’è due senza tre. Ma lì si sbagliarono e una fredda vendetta si nascondeva tra l’acquosa melma Adriatica; infatti fu proprio a metà del terzo guado che le ruote anteriori del “carro” si impuntarono in quello che molti studiosi hanno sempre denominato come “il terribile buco”.
 
E adesso??
 
Ci deve essere una soluzione, non è la prima volta che i due si sono trovati all’interno di un guaio… ma questa volta la macchina non risponde, non procede né avanti né indietro.
 
Zunflaz:”Emi, come facciamo??”
SnowFox:”Hmm prendiamo qualche assa, qualche tronco” neanche per idea.
SnowFox:”L’ideale sarebbe qualcuno che ci tiri fuori da li’… mmhh MORRI!!!!!”
 
La bontà e la disponibilità del povero Matteo Morri che, dopo essere stato ripetutamente coccolato dalle splendide braccia di Morfeo, si è fiondato sul luogo ad aiutare i due deficienti, è da elogiare vivamente.
 
Sono le 5.15, però con noi c’è un pick-up pronto a cavarci dai guai….ma! un momento!!
Servono le funi per collegare le macchine…
 
SnowFox:”Ce le ho ha casa, vado a prenderle…”
 
Intanto di gran lena Zunflaz cercò di creare uno spessore tra le gomme e la sabbia, in modo tale da poter creare attrito con le ruote per
muovere la macchina… fu così che da solo Zunflaz trasportò 8 pesantissime passerelle di cemento da spiaggia da appoggiare sulla sabbia bagnata.
 
Si fanno le 5.35 ma abbiamo le funi, attacchiamole!
Zunflaz:”Vai Morri prova a dar gas… ” SKRAK!!!! Le funi!!! Spaccate in due…
E adesso????
 
SnowFox:”Non ci resta che chiamare il carro-attrezzi, chiamo Manfro.”
Zunflaz:”Si, però veloce che mi sembra che il livello dell’acqua si stia alzando.”
SnowFox:”….Pronto?… C’è Manfro?? Dorme? Lo può svegliare? E’ un urgenza… Ah,non c’è? Capisco”
Zunflaz:”E adesso?”
SnowFox:”Chiama l’89-24-24 lì ci sanno dire il numero”
 
Il numero fu recuperato e il carro attrezzi accettò la chiamata.
Ore? 6.20
Il povero Albanese incaricato di estrarre la macchina dall’impetuosa acqua di mare aveva ancora gli occhi gonfi di chi, assorto nella profondissima fase R.E.M:, si vede sballottare in quattro e quattr’otto e senza la possibilità di sciacquarsi la faccia, nel proprio lavoro.
 
Finalmente l’auto era destinata a uscire dall’Adriatico, quando… ma NO!!! Al primo contatto con la sabbia, il carro attrezzi sprofonda nelle insidiose sabbie riminesi senza alcuna possibilità di avanzamento.
 
Dopo aver rotto qualche pedana per uscire dall’impaccio, l’ingombrante mezzo riuscì a tornare sull’asfalto, e la bontà del profugo ci permise di non sganciare neppure un euro per la chiamata.
 
Zunflaz:”Siamo Rovinati…”
SnowFox:”Basta, facciamo tornare a casa Morri, prendo il Freelander e il mio favoloso crick e vedrai che risolveremo.”
 
Ore 7.00 casa Tosi
Ignari del fatto che la marea continuava imperterrita ad alzarsi, dall’altro lato della strada un suono di clacson, una persona da dentro saluta…
 
SnowFox:”MA!!! E’ Marco, il mio futuro genero… lui ha le macchine per le escavazioni! Chiamiamolo! Inseguiamolo”
SnowFox:”… Pronto? Ehm si… ciao Marco, senti noi… beh… la macchina, acqua,mare, insomma… il Suzuki è in mare!”
Marco:”??? Venite pure a Cerasolo a prendere il cavo di acciao per tirare fuori l’auto”
 
Lo sbigottimento del povero e incredulo uomo, al nostro arrivo in magazzino era comprensibile. Cavo d’acciao… vai! Cosa manca? Manuel e il suo carratone!
E’ giunta l’ora di chiamarlo.
 
Ore 8.00
Manuel McNeash si alza per andare al lavoro.
Zunflaz:”… Pronto? Manu,sì, ciao… beh… ieri, sai com’è, Zenzero, Jeeppino, spiaggia, acqua, insomma il Suzuki Samurai è nell’Adriatico vieni a
tirarci fuori!”
McNeash:”???? Ma come cavolo?? Arrivo… “
 
Ore 8.25 Ritorno sul luogo del misfatto, oddio… l’acqua è salita inesorabilmente arriva sopra al cofano.
Arriva McNeash, per qualche minuto le parole non sarebbero servite a nulla, il silenzio era la condizione più plausibile, proviamo col cavo d’acciaio, Manu, dai il tuo carratone ci deve tirar fuori, neanche per sogno. Il lavoro chiama, McNeash deve abbandonarci, restiamo in mutande (qualcuno doveva pur attaccare il cavo d’acciaio all’occhiello nel retro della macchina).
 
I primi passanti increduli cercano di capacitarsi del fatto, ma non capiscono, di solito una macchina si trova sull’asfalto, a volte in un fosso, può capitare di vederla cappottata, ma in mare,NO! Un auto in mare, NO!
Non è possibile, le barche stanno in acqua… ma le auto, NO!
 
Mentre lentamente la gioiosa cittadina riminese apriva piano piano gli occhi, le sporadiche persone che popolavano la spiaggia si cimentavano in assurde foto di rito, d’altronde è comprensibile; non sempre capita di vedere un auto parcheggiata in mare.
Zunflaz:”E adesso che si fa?”
SnowFox:”L’unica è richiamare Marco”
 
Marco, il futuro genero di SnowFox, non si fece pregare e, dopo aver lasciato il lavoro e quindi dopo aver perso inesorabilmente una mattinata di profumato guadagno, si presentò con il suo bel escavatore sulla spiaggia riminese.
 
Ore 9.50 dopo aver assistito incredibilmente a una scena che definire assurda sarebbe usare un eufemismo (una donna, convinta del fatto che
sarebbe stato meglio provare a tirare il cavo d’acciaio a mano che con un auto,si cimentava solitaria nel traino della Jeep attraverso il cavo)
finalmente il disponibilissimo e divertito Marco riuscì a tirarci fuori.
 
La macchina era bagnata, solite foto di rito, che idioti, parcheggiamo la macchina sul lungomare, c’è l’acqua.
Insomma, stavolta, vabbé.
 
Ore 11.31
Dopo aver fatto una bella doccia ecco la calda e sospirata colazione… sono effettivamente un’po’ stanco eppure la mia giornata, beh forse questa storia non è poi così tanto interessante.

 

acqua dentro i   fanalifoto di rito

Franci. (zunflaz - RR).